LICEO GINNASIO "PICCOLOMINI" : I PERCHE' DI UNA SCELTA DA FARE - Parte III
La validità dei contenuti e dell'impostazione :
I contenuti ed il metodo | La posizione del "Piccolomini" nel sistema dell'Istruzione | Le prospettive universitarie | Grafici on-line | Giudizi e testimonianze | Riflessione finale
I Contenuti ed il metodo | |
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Il Liceo Classico offre un percorso
caratterizzato in prevalenza da materie di tipo
umanistico, ma la presenza di discipline scientifiche viene
rafforzata dalla riforma giunta a compimento nel 2015 grazie all'incremento orario previsto per la Matematica
e la Fisica, mentre già nel vecchio ordinamento le Scienze Naturali
disponevano di uno spazio non trascurabile; inoltre da alcuni anni
sono disponibili per gli alunni del triennio corsi di Matematica, Logica
e Statistica
finalizzati alla preparazione dei test d'ingresso alle facoltà
universitarie, corsi per il conseguimento della Certificazione ECDL e dal
2019 anche dei corsi
pomeridiani di Chimica e Biologia, specificamente focalizzati sui test
universitari. A dimostare sia la validità dell’insegnamento
matematico impartito nella nostra scuola, sia la sinergia che si crea
con il metodo di natura scientifica appreso studiando il Latino ed il
Greco, ci sono i numerosi successi ottenuti in competizioni a livello
locale e nazionale: per limitarci ai più recenti, il nostro alunno
F.Pistolesi ha vinto nel 2014 la gara delle Olimpiadi della
Matematica riservata alle prime classi della scuole superiori della
provincia e che nell'Aprile 2015 la nostra classe I B è risultata
la migliore per tipologia di Istituto (Licei, escluso Scientifico) nel
concorso nazionale di Matematica senza Frontiere, di cui puoi vedere
i dettagli in
questa pagina. Infine nel
2021 da nostri alunni sono state vinte due
delle tre prove su cui si articolava il
Contest “USiena Digital Game”,
evento a connotazione
fortemente scientifica, organizzato dall’Università di Siena. |
In questo senso il corso di studi del Liceo Classico dà le migliori garanzie. Da un lato lo studente è costantemente sollecitato a ragionare ed a problematizzare ed approfondire ciò che apprende; egli si abitua alla precisione dell'analisi ed alla visione complessiva della sintesi, che ricompone le varie parti in un sistema. Dall'altro, attraverso una seria e sistematica educazione ai linguaggi, viene messo in condizione di esprimere e comunicare con efficacia se stesso e le proprie conoscenze; vale la pena notare che a questo processo contribuiscono con grande efficacia operazioni di problem solving, come le traduzioni di testi latini e greci, che potrebbero sembrare superate e che invece attivano la riflessione linguistica ed il rigore scientifico del ragionamento. In questo modo l'alunno acquisisce un metodo di lavoro razionale, una flessibilità mentale, una competenza comunicativa, che gli consentono di specializzarsi con successo in qualsiasi campo, anche in quelli di natura più propriamente scientifica e tecnica. A questo tipo di formazione metodologica si aggiunge ovviamente la peculiarità culturale del Liceo Classico, in quanto scuola umanistica, ovvero l'interesse per tutte le manifestazioni dell'intelletto umano, a partire dal contatto diretto con quel mondo greco e romano, che costituisce l'autentica radice della nostra civiltà. Se si considerano poi le aperture ad alcuni aspetti caratterizzanti del mondo attuale, che il Liceo "Piccolomini" ha messo in atto da vari anni e che la riforma non ha fatto altro che confermare e convalidare, si può ben dire che il percorso formativo che il nostro Istituto propone, risulta, a dispetto di considerazioni puramente quantitative, il più completo e produttivo, in vista di un inserimento a pieno titolo nella complessa e mutevole realtà moderna, sia perché consente scelte veramente consapevoli, sia in quanto garantisce capacità di adattamento mentale e quindi prospettive di riuscita durevole. |
L'assoluta "competitività" del progetto formativo del "Piccolomini" all'interno dell'attuale sistema nazionale e locale dell'istruzione, è confermata dai dati relativi agli esami di Stato 2015 nel Liceo Ginnasio “Piccolomini" confrontati con i parametri nazionali, pubblicati dall’Ufficio di Statistica del Ministero : i risultati della nostra scuola risultano nettamente superiori alla media nazionale nelle eccellenze assolute e nelle valutazioni alte, con una percentuale molto modesta di valutazioni medio-basse
Questa competitività non può che
uscire rafforzata con l'entrata a regime del sistema di istruzione disegnato dalla riforma
Gelmini,
in quanto il Liceo Classico è l'unica scuola che non ha subito decurtazioni
sostanziali,
ma al contrario potenziamenti nell'orario e nelle materie rispetto
all'ordinamento tradizionale, a differenza ad es. del Liceo Scientifico, che
perde ore di Lingua Straniera, Latino e Filosofia, a fronte di un lieve
aumento dell'orario di Matematica e risulterà quindi una scuola meno
equilibrata nel rapporto materie scientifiche - materie umanistiche e
inevitabilmente più settoriale. Ulteriori rafforzamenti in settori chiave
: recupero e sostegno permanente in Latino e Greco, un'ora aggiuntiva
opzionale di conversazione in Inglese nel 1° anno, candidatura per
l'attivazione di un percorso di Biologia con curvatura biomedica in
una sezione del
triennio, e inserimento di 1 ora currcolare di Storia dell'Arte per il 2° anno
in tutte le sezioni, vengono proposti, in
sostanziale
continuità con il precedente, dal nuovo PTOF 2022-25. |
La Biblioteca : Sala di lettura e consultazione
Le prospettive universitarie | |
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Per far capire immediatamente quali possibilità di successo universitario offra ai suoi studenti il Liceo Classico, vale la pena riportare quanto risulta da un’indagine promossa dal Ministero dell’Istruzione e realizzata dal Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario nel 2009 Chi studia Greco ha più possibilità di laurearsi ..... Chi ha un diploma di maturità classica , ha più possibilità di laurearsi rispetto a chi ha altri tipi di diploma. E' quanto emerge da un’indagine promossa dal Ministero dell’Istruzione e realizzata dal Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario nel 2009. Questo l’ “indice di successo accademico per tipo di diploma di scuola superiore”: Liceo Classico - 71% Liceo Scientifico - 66% Liceo Linguistico - 69% Ex Magistrale - 62% Liceo Artistico - 60% Ist.Tecn.Comm. - 59% Ist.Tecn.Industr. - 57% Altri Ist.Tecn. - 59 Ist. Profess. - 53 ...... e di laurearsi meglio Un'indagine del 2013 realizzata da Almalaurea
analizza l'effetto del tipo |
In questa colonna riporto altri tre gruppi di dati relativi alla possibilità che ha lo studente diplomatosi al Classico di intraprendere con successo qualsiasi tipo di facoltà. Il primo è relativo alle scelte universitarie ed al grado di avanzamento negli studi degli alunni della nostra classe V B dell'a.s. 2018-2019: Classe V B, a.s. 2018-2019 Questi i Corsi di Laurea frequentati a partire dal corrente anno accademico dai 16 alunni componenti la classe: 4 Ingegneria, 3 Scienze della Comunicazione, 2 Giurisprudenza, 1 Lingue Straniere, 1 Medicina (test d’ingresso già superato), 1 Accademia di Belle Arti, 1 Economia, 1 Scienze della Formazione, 1 Farmacia, 1 Filosofia. Alcuni studenti si sono iscritti all’Università di Siena, altri in Atenei fuori della Toscana. Nel secondo caso sono stati ricercati nell'archivio di Almalaurea i laureati di 2° livello all'Univ. di Firenze nel periodo Gen.-Apr. 2012, provenienti dal Liceo Classico, che hanno conseguito la laurea con lode; si riporta il dato riassuntivo ricavato dai primi 20 risultati ordinati per età crescente, da cui emerge la grande varietà degli studi effettuati a pieni voti e nei tempi dovuti: Indagine di Eduscopio
Il terzo dato, ricavato dall' indagine di Eduscopio
del 2018 relativa alle scuole del
nostro territorio, ci assegna intanto il primato fra tutti i Licei
della Provincia per media di voti universitari e per Diplomati in
regola ed evidenzia poi che i diplomati del "Piccolomini" risultano più
equamente distribuiti fra i vari indirizzi universitari (ad es. l'area umanistico-giuridica e quella
scientifico-medica sono praticamente alla pari: 53,3 contro 46,7) e scelgono
di più atenei fuori regione o all'estero; in particolare si iscrivono in Atenei
fuori della Toscana o all'estero il 28,7% dei nostri diplomati,
contro il 21,6% del
"Galilei" ed il 15,4% del " Liceo Sarrocchi". E'
disponibile per il download una sintesi
in formato Power Point, con aggiornamento all'edizione 2019 (che
non apporta peraltro modifiche sostanziali), dei dati che ci riguardano confrontati con
quelli delle altre scuole del territorio |
A questo
punto, ritengo utile riportare alcune testimonianze
esterne, che confermano quanto si è detto in precedenza: Più
bravi e regolari negli studi: la rivincita del liceo Classico. La
ricerca Almalaurea per il Corriere: chi si diploma in questo
indirizzo ha voti più alti ed è più motivato Perché il Liceo Classico è il migliore investimento che si possa fare su un figlio Ne parla Federico Condello – docente di filologia a Bologna – nel suo recente "La scuola giusta. In difesa del liceo classico" (Mondadori). La percentuale di abbandono dopo i primi anni di Università è estremamente più bassa per gli studenti del classico rispetto agli studenti degli istituti professionali ma anche degli altri licei ( linguistico, scienze umane, lo stesso scientifico ). Il liceo classico, inoltre si caratterizza per l’ampia possibilità di scelta al termine degli studi: dal classico ci si iscrive a Medicina come Ingegneria, a Lettere come a Matematica, perché – come diceva Gramsci – il greco e il latino non sono materie in sé, ma metodi formativi che insegnano a pensare. Bisogna dedicare il tempo per investire su una crescita integrata, che strutturi le basi per una conoscenza specialistica, che sarà il compito dell’università. In un mondo del lavoro estremamente mutevole, legare le proprie competenze ad un ambito unico, senza esercitare il cervello alla costante evoluzione e alla capacità di rimodularsi all’interno di differenti contesti, è all’opposto un rischio altissimo. In questo senso, un genitore che scelga invece di investire sulla capacità dei figli di pensare, cambiare, evolvere e mutare a seconda del contesto, farà la scelta in assoluto più produttiva: è quindi sicuramente vero che il Liceo Classico può rivelarsi più produttivo di molte o tutte le altre scelte disponibili nel panorama della scuola italiana. (Vanessa Niri, Wired, 17 Maggio 2018)
La versione di Greco e Latino è l'unica attività
scientifica della scuola
"La gran parte di quelli che nella scuola passano per problemi (di fisica, di algebra, ecc.) da risolvere sono soltanto esercizi. Ed essendo esercizi proibiscono la vera ricerca all'interno dell'attività didattica .... Le scienze sono state insegnate e vengono spesso insegnate in modo non-scientifico. Questo tipo di insegnamento mnemonico e per esercizi ha invaso ed invade ancora e spesso pure l'area umanistica .... Ma c'è un'eccezione davvero ecceziona- le : la versione di Latino e Greco. La versione di latino e Greco è stato ed è autentico lavoro scientifico, attività di soluzione di problemi attraverso congetture e confutazioni ..... E se vivere è, come ha scritto Karl Popper, risolvere problemi, allora insegnare e imparare a risolvere problemi, è in qualche modo anche inse- gnare ed imparare a vivere. Dario Antiseri - Università Luiss, Roma (dalla rivista "Metafore", n° 5, 1991, pp. 39-41) Le lingue antiche sono utili negli affari «Altro che passato, il liceo classico è la scuola del futuro.
Tradurre dal latino e dal greco abitua ad analizzare le situazioni
complesse, ed è quindi una palestra insostituibile per riuscire nel mondo degli affari,
della politica, delle professioni».
Giampiero Bergami è un manager di Unicredit, ha lavorato a New York per Lehman Brothers e ha
una certezza incrollabile: «Chi ha fatto studi classici ha qualche carta in
più da giocarsi sul mercato del lavoro. Fare una versione di latino o di
greco aiuta a sviluppare il pensiero strategico, cioè a disegnare un piano di sviluppo che regga nel lungo periodo. Ed è proprio il
pensiero strategico a guidare oggi il mondo degli affari e della
politica. nulla come una traduzione da una lingua lontana aiuta a
dominare la complessità,
a concentrarsi sull'analisi prima di passare al giudizio».
Il Classico? La scelta migliore
….. Tutti sappiamo che il futuro sarà sempre più dominato dal "software" a scapito dello "hardware", ovvero dalla elaborazione di programmi più che dalla produzione di oggetti che ne consentono l'applicazione. Quindi, anche nel mondo della tecnologia, l'avvenire è di chi sappia ragionare in modo da inventare programmi. E si dà il caso che chi abbia fatto una tesi di logica formale, di filologia classica, di filosofia, abbia allenato una mente più adatta a inventare programmi (che sono materia del tutto mentale) di chi abbia studiato come fabbricante di "ferraglia". Naturalmente conosco laureati in ingegneria che sanno inventare ottimi programmi ma che, appunto e guarda caso, hanno anche un'ottima cultura umanistica, e non di rado hanno studiato bene il loro latino e il loro greco al liceo. Umberto Eco , “L’Espresso”, 30 Novembre 2011 |
Utile, futile
e umane lettere - La scuola deve stimolare il senso critico
Chi si interroga sull’utilità oggi degli studi classici (in particolare su quella del liceo classico) in termini di «sbocchi occupazionali», sottolineando la «necessità di puntare di più sulla ricerca scientifico-tecnica» o di «adeguare o spostare i saperi su contenuti più aggiornati» sa che gli studenti iscritti al liceo classico oggi sono solo il 6% della popolazione studentesca totale, che i livelli di rendimento medi degli studenti del liceo classico rappresentano la nostra eccellenza sulla scala mondiale dei rilevamenti Ocse-Pisa? Il restante 94% si iscrive ad altri licei o naviga nel mare magnum delle scuole tecnico-professionali…. Lo sanno inoltre che, di quel 6%, due studenti su tre proseguono, nei successivi percorsi universitari, con studi scientifico/tecnici: ingegneria, farmacia, medicina, scienze matematiche, fisiche, biologiche, statistiche, architettura? .... Se fosse solo una questione di sbocco occupazionale, mi chiedo come mai quel 94% di studenti che seguono percorsi «concreti» e «specifici», «utilitaristici», poi non vengano collocati. Mentre, sempre ragionando coi numeri e le percentuali, il tasso occupazionale più alto rimane saldamente legato in mano alla «congrega dei liceali classici»...... Nella scuola superiore l’emergenza primaria non è l’aggiornamento dei contenuti, lo sviluppo di competenze e nemmeno la strumentazione tecnologico-digitale, soggetta a obsolescenza nel giro di pochissimo tempo; urgentissimo è il problema di metodo, perché quello che abbiamo perso, o non abbiamo mai coltivato, negli altri tipi di scuola, è il metodo fornito e acquisito negli studi classici. Altro che eliminare o ridimensionare il liceo classico: credo che il metodo della «congrega dei liceali classici» –che passa anche per quei contenuti– sia da «esportare» negli altri percorsi di formazione, riunendo, in un nuovo Rinascimento, il pensare e il fare. È banale ribadirlo: ma se non sai pensare non sai creare e non sai nemmeno fare. Il pensiero lo coltivi con gli studi classici e umanistici. Mila Spicola, “L’Unità”, 30 Novembre 2013
Il
mio successo in Silicon Valley? Lo devo tutto al liceo classico
Una testimonianza da Londra
Il 31 Agosto 2016 ho ricevuto, via posta
elettronica il seguente messaggio
con cui un ex alunno del "Piccolomini" e mio personale, laureato in Ingegneria Informatica, mi informa
chedopo aver lavorato per diversi anni a Londra
in un'azienda che
sviluppa effetti3 D per il cinema, sta per vivere una nuova esperienza lavorativa. Ecco le sue interessanti riflessioni:
"La novità più recente, che penso le faccia piacere sapere, è che, da lunedì,
comincerò il mio nuovo lavoro presso Google Deepmind. È una divisione di
Google che si occupa di intelligenza artificiale, uno dei centri di ricerca più
avanzati nel settore. Va detto che io entrerò come umile ingegnere del software,
non come ricercatore, ma sono comunque molto contento di questa nuova
avventura. In occasione dei vari colloqui di lavoro che ho svolto quest'anno ho avuto modo di ripensare alla mia formazione. Continuo ad essere molto
contento del percorso fatto, perché se è vero che conoscenze e abilità tecniche sono la "conditio sine qua non" per accedere a certi lavori, sono sempre più convinto che poi la differenza fra i candidati la facciano le cosiddette "soft skills", cioè quell'insieme di caratteristiche meno eclatanti e meno facili da , mostrare in un curriculum vitae come ad esempio la capacità di esprimersi, l'atteggiamento nei confronti delle persone, il modo di porsi di fronte ad una . situazione o ad un problema nuovo. Credo proprio che la formazione umanistica e più in generale una formazione a tutto tondo, aiuti molto da questo punto di vista. Sono in molti a non capirlo, specialmente all'estero - e questo per certi versi è un bene perché lasciano campo libero a noi!
Davide Vercelli, Londra
Un pregiudizio da smentire E’ interessante osservare come tra i gruppi di laurea in cui i diplomati dei licei classici “riescono meglio” vi siano corsi con una forte caratterizzazione tecnica (ingegneria ed economia) .... si smentisce quindi lo stereotipo che i giovani in possesso della maturità classica siano facilitati solo negli studi umanistico-letterari e penalizzati invece negli studi a carattere tecnico-scientifico. Rispetto ai diplomati di altre scuole superiori (confrontando cioè i tassi di successo per gruppo di corsi dei diplomati dei licei classici con i corrispondenti valori medi), il liceo classico offre migliori chance per quasi tutti gli indirizzi di studio ..... Ministero del Lavoro, Dopo il diploma. Percorsi di studio e prospettive occupazionali, 2008, pp. 32-33 «Nei miei corsi ho una piccola percentuale di diplomati nei licei classici. All’inizio sono decisamente svantaggiati, …..ma poi, dopo un paio di mesi prendono il sopravvento anche sui compagni provenienti dallo scientifico. Io me lo spiego così: gli studi classici hanno dato loro un metodo e soprattutto la capacità critica necessaria per capire che cosa hanno acquisito e che cosa ancora manca loro. Un requisito fondamentale per riuscire bene in studi complessi». |
A Seattle si scommette
sul Latino
Nel regno
della Microsoft, c'è una scuola ultramoderna.
Dove accanto al C++ e alle pagine Web, si studiano Catullo e
Cicerone
Abolire o no il Latino dai programmi del Liceo..? Una questione che ha acceso e forse ancora accende gli animi a chi discute dei tanti mali della scuola italiana. Chi volesse ripensare all'annosa questione, ed è curioso delle soluzioni adottate fuori dai confini patri, dovrebbe forse visitare Seattle, la bella città della costa occidentale degli States.....In particolare si visiti la Overlake School, che offre ai propri studenti ben quattro corsi di Latino. Considerato materia per studenti curiosi e creativi, con menti aperte..... il Latino | è visto come un insegnamento naturale in una scuola tecnologicamente d'avanguardia. Overlake School è una scuola privata nei pressi di Seattle.....a pochi chilometri dalla sede di alcune fra le compagnie maggiormente impegnate nella ricerca tecnologica. Oltre alla Microsoft hanno gli stabilimenti nei pressi della scuola anche Boeing e Motorola e i genitori degli alunni sono in gran parte dirigenti o ricercatori di queste aziende. Obiettivo principale dei corsi è quello di preparare adeguatamente gli studenti ai college universitari e come in tutte le scuole americane l'insegnamento è | impostato sulla base di alcuni corsi obbligatori e su un'ampia gamma di corsi facoltativi...........; fra quelli facoltativi figurano programmazione in C++, Latino..............Il programma dell'ultimo anno di Latino potrebbe essere quello di un corso universitario: gli studenti hanno la possibilità di scegliere fra lo studio approfondito dell'Eneide e l'opera di due fra i seguenti autori : Cicerone, Ovidio, Catullo e Orazio. |
E non si pensi ad un episodio sporadico e limitato : basta constatare qual è la situazione a distanza di 20 anni
2016 : Il revival del Latino (Rivista online “Aleteia” , 16-5-2016)
Il Latino è ormai la terza lingua più studiata in America …. Alcuni studenti sono attirati dal latino per migliorare i propri risultati al SAT, il test d’ingresso all’università, visto che ci sono prove che indicano che conoscerlo migliora i punteggi, ma la maggior parte è attirata dalla cultura e dal modo in cui il latino aiuta a comprendere le radici della lingua. Il 60% dell’inglese, così come alte percentuali di molte altre lingue, deriva dal latino, per cui comprenderlo offre una base solida per studi linguistici futuri. Linda Montross, co-presidente dell’Esame di Latino Nazionale ACL/NJCL, ha affermato che “chi studia latino è uno scrittore, un oratore e un pensatore migliore”.
Dunque, negli USA lo studio del Latino è considerato non solo perfettamente compatibile con l'apprendimento delle più moderne tecnologie, ma addirittura uno strumento privilegiato per la formazione di chi dovrà fare ricerca scientifica o assumersi responsabilità dirigenziali; talmente privilegiato, che chi ne vuole usufruire, deve pagarlo molto caro. Quella che in America è una possibilità riservata a pochi fortunati, in Italia una scuola pubblica, il Liceo Classico, l'offre a tutti, aggiungendovi l'effetto sinergico del Greco ed una dimensione più schiettamente culturale, che oltre Oceano passa forse in secondo piano. Perché quindi lasciarsi sfuggire una simile occasione per qualificare la propria preparazione ed aprirsi prospettive di successo nei campi più disparati ?
Risposta alle critiche più frequenti | Innovazioni ed attività del Liceo "Piccolomini" |